COSA E' IL CODICE VISIVO ?

Le immagini comunicano ed esprimono attraverso il linguaggio visivo. Il linguaggio si compone di alcuni elementi formali che vengono utilizzati in combinazioni (accostamenti intenzionali di elementi diversi), modi e tecniche diverse. L’artista attraverso gli elementi del linguaggio visivo produce un’opera che comunica la sua interpretazione della realtà, un concetto o una emozione particolare, una attività metalinguistica (riflessione sul linguaggio) ecc..

La “realtà” può essere riprodotta o rappresentata in modo realistico, subire un processo di astrazione attraverso la deformazione dei soggetti, di stilizzazione o di astrazione. Per riuscire a leggere un’immagine è importante saper riconoscere gli elementi del linguaggio visivo utilizzati dall’artista.

Gli elementi che costituiscono l’ ”alfabeto” del linguaggio visivo, in ambito grafico pittorico, sono: • il segno • il punto • la linea • la superficie materica (texture) il colore • la luce e l’ombra • Il volume • Lo spazio. 

La prevalenza del segno sugli altri elementi conduce al linguaggio grafico del disegno.

La prevalenza del colore conduce al linguaggio pittorico del dipinto.

La prevalenza del volume genera il linguaggio plastico della scultura.

La prevalenza dello spazio caratterizza il linguaggio architettonico della architettura.

 

 

LE AVANGUARDIE STORICHE DEL'900

IL DADAISMO

MARCEL DUCHAMP

Duchamp è stato l'emblema stesso del rifiuto del denaro come misura di tutte le cose. Ha praticato una filosofia minimale secondo cui tutto ciò che possedeva doveva/poteva essere contenuto in una valigetta. L'intera sua opera la fece entrare, miniaturizzandola, in una valigia al fine di creare un museo trasportabile. Trasportabile in viaggio o durante una fuga, la propria fuga dalle discussioni artistiche, dai conflitti e dalle guerre. La valigia che ospita le riproduzioni delle opere di Duchamp è in pelle. Le copie in miniatura e le riproduzioni sono sistemate all'interno della valigetta in modo meticoloso e funzionale agli spazi: Duchamp ha affrontato con attenzione i problemi di tipo tecnico-esecutivo relativi all'organizzazione degli spazi nella valigia incastrando oggetti e fogli fissi con altri scorrevoli o mobili.

MAN RAY 

KURT SCHWITTERS

Il MERZbau di K. Schwitters era un vero e proprio accumulo di oggetti prelevati dalla vita di tutti i giorni che, con spirito collezionistico, l'artista assemblava in una sorta di opera ambientale.Installazione. Merz : parte finale della parola commerz trovata casualmente su un ritaglio di giornale inserito in una delle sue opere. Il Merzbau, iniziato nel 1923 e portato avanti fino al 1932, andò distrutto nel 1943 in seguito ad un bombardamento. L’opera fu più volte ripresa dall’artista, in diverse versioni, durante il suo esilio in Norvegia e in Inghilterra.L'opera non si concluse mai; si trattava infatti di un work in progress; nelle intenzioni dell'artista, quest'opera, non giungendo a un punto fermo, doveva sconvolgere e destabilizzare.

 

IL SURREALISMO

Nato ufficialmente a Parigi nel 1924 col manifesto redatto dal poeta francese André Breton, il surrealismo è un movimento d’avanguardia che si propone di esprimere, sia con parole sia con immagini, il libero funzionamento del pensiero, slegandolo dal controllo esercitato dalla ragione.

Gli artisti che ne fanno parte provengono da diversi paesi: i tedeschi Max Ernst e Hans-Jean Arp, i francesi André Masson e Yves Tanguy, i belgi Paul Delvaux e René Magritte, i catalani Salvador Dalí e Joan Miró. Essi intendono realizzare forme artistiche direttamente scaturite dal potente mondo della fantasia, del sogno e di quelle forze inconsce che vivono nella parte più profonda e nascosta della mente umana. 

Che cos’è il surreale? Letteralmente è qualcosa di super-reale, cioè è qualcosa che supera ciò che noi possiamo vedere o vivere quotidianamente nel cosiddetto reale. Quando alla fine della Prima guerra mondiale nasce il movimento surrealista – coordinato dal poeta francese André Breton – è proprio la delusione nei confronti della vita reale che porta alla ricerca di una super-realtà, una diversa realtà, che si trova ‘oltre’, in altri mondi: il sogno, la fantasia, il mondo sommerso nella parte più nascosta dell’animo umano e che i surrealisti vogliono riportare alla luce attraverso l’arte.

 

 

JOAN MIRO' : SURREALISMO ASTRATTO

SALVADOR DALI' : SURREALISMO FIGURATIVO 

RENE' MAGRITTE : SURREALISMO FIGURATIVO  

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IL FUTURISMO

 

  1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
  2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
  3. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
  4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.
  5. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
  6. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
  7. Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
  8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
  9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberali, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
  10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
  11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.»

(F.T. Marinetti  Manifesto del Futurismo, Le Figaro, 20 febbraio 1909)
LA CITTÀ CHE SALE Umberto Boccioni, 1910-1911
LA CITTÀ CHE SALE Umberto Boccioni, 1910-1911

IL CUBISMO: GEORGE BRAQUE E PABLO PICASSO

L'ESPRESSIONISMO: I FAUVES

IL POST IMPRESSIONISMO: Edvard MUNCH

IL POST IMPRESSIONISMO: VINCENT VAN GOGH

L'IMPRESSIONISMO

IL REALISMO FRANCESE E I MACCHIAIOLI

Il Realismo è una corrente artistica sviluppatasi negli anni quaranta del XIX secolo e che, In Francia, vede in Gustave Courbet il suo principale esponente; sono inoltre importanti le figure di Honoré Daumier e Jean -Francois Millet. 

Intorno alla metà dell'800 nasce in Francia il realismo, un movimento pittorico e letterario che trova le sue radici nel positivismo, un pensiero filosofico che studia la realtà in modo scientifico. Il Realismo tentava di cogliere la realtà sociale; si voleva rappresentare una realtà nuda e cruda con meno allegorie e più attenzione verso i dati di fatto. La parola "Realismo" generalmente indica la traduzione fedele delle qualità del mondo reale nella rappresentazione artistica. Il Realismo, inteso come tendenza programmatica, invece, trova la sua esplicita affermazione nel 1855, anno in cui il pittore Courbet definisce i suoi ideali artistici in un opuscolo scritto in occasione dell?Esposizione Universale di Parigi : «Ho voluto essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della mia epoca secondo il mio modo di vedere, fare dell'arte viva, questo è il mio scopo».

 

La poetica realista traduceva in pittura il dilatarsi dell'interesse degli storici verso i problemi della società moderna.

Per approfondimenti su Courbet guardare il  video al seguente link : http://www.ovovideo.com/gustave-courbet/

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IL ROMANTICISMO

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Blog di Arte e Immagine realizzato da Stefania Garuti 

ISTITUTO COMPRENSIVO "IL GUERCINO"   Via Dante Alighieri, 6 – 44042 Cento (Fe) Tel. 051 904030 – Fax 051 6857738 Mail: feic81800p@istruzione.it
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